I clienti di vecchia data costretti ad adeguarsi alla nuova politica di Netflix, l’alternativa è avere il proprio account bloccato.
L’epilogo di una storia di lunga data. Quasi scontato. L’inizio del nuovo mese non coincide soltanto con tante novità molto attese e messe in preventivo dai utenti di Netflix (vedi la serie ispirata alla vita di Rocco Siffredi, leggasi Saturno Contro di Ozpetek, e molto altro) ma con la definita sterzata da parte di Netflix su determinate forme di pagamento riguardanti i clienti più fedeli, non più accettate da una delle OTT che va per la maggiore a livello globale.
La strategia di Netfix resta la stessa, intendiamoci. Sono finiti i tempi in cui ci si vantava di offrire l’intrattenimento senza quella odiosa pubblicità, ora presente in Italia e altri 11 paesi del mondo: la piattaforma californiana continua a spingerci verso abbonamenti dal costo minore possibile per un motivo di core business molto semplice: il guadagno maggior di Netflix è quello dove sono ci sono spot.
Da qui il crescente aumento dei piani tariffari senza pubblicità, passati negli ultimi nove anni di vita di Netflix da 7,99 euro al mese, poi a 9,99, ora a 12,99 euro ogni 30 giorni (con HD) fino ad arrivare a 17,99 (erano 11,99) per chi vuole vedere l’intrattenimento in 4K. Sono le forme di pagamento la grande novità di marzo, non per tutti ma per i clienti più fedeli a livello globale.
Il taglio netto di Netflix: gli abbonati di lunga costretti ad aggiornare certi metodi di pagamenti
Netflix ha deciso di dar seguito a una strategia inizia nel 2018, quando ha definitivamente escluso l’abbonamento tramite Apple e tutte quelle parti terze che prendevano delle percentuali sui pagamenti dei clienti, togliendo di fatto soldi alla piattaforma fondata da Reed Hastings. Il problema non si poneva più, dunque, per i nuovi clienti, ma quelli più fedeli, di lunga data. Da qui lo switch.
Netflix sta interrompendo definitivamente i legami con il sistema di fatturazione dell’App Store, imponendo di non consentire più agli abbonati di pagare tramite Apple. Come riportato da The Streamable, la piattaforma californiana ha iniziato a notificare ai clienti di lunga data che devono aggiornare necessariamente il proprio metodo di pagamento per continuare ad accedere al servizio. Pena il blocco.
Con questo cambiamento, Netflix chiude l’atavica querelle, non pagherà più ad Apple una percentuale delle entrate per nessuno dei suoi abbonati. Nelle FAQ di Netflix non c’è esplicitamente a quali paesi si applica la modifica, ma si comincia con gli Stati Uniti, a cascata presumibilmente toccherà a tutti gli altri. Fine della storia.