I cambiamenti della dichiarazione ISEE nel 2024 segnano un passo importante verso una maggiore equità nel sistema di agevolazioni statali.
Con l’arrivo del nuovo anno, le regole per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) subiscono importanti modifiche, con novità significative per milioni di famiglie italiane. Il governo ha deciso di introdurre questi aggiornamenti nella procedura di richiesta e nei criteri di valutazione con la speranza di rendere più accessibili le agevolazioni e i bonus disponibili.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato che questa importante revisione della modulistica ISEE includerà modifiche significative alle spese da inserire nel calcolo. Queste novità hanno lo scopo di riflettere più accuratamente la situazione economica delle famiglie, permettendo di abbassare la soglia di reddito ISEE e di ampliare la platea dei beneficiari per vari tipi di bonus e sostegni, come quelli relativi a spese sanitarie, educative e sociali.
Nuove procedure di richiesta e grande impatto sui beneficiari
Dal 1° gennaio 2024, per richiedere l’ISEE è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) includendo dati anagrafici, reddituali e patrimoniali dei membri del nucleo familiare. La DSU, valida fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione, si può inoltrare attraverso diversi canali, tra cui enti erogatori di prestazioni sociali, Comuni, CAF e online tramite il sito dell’INPS.
Una delle modifiche più importanti riguarda l’incorporazione degli aggiornamenti annuali e dei riferimenti dettagliati alle dichiarazioni fiscali dell’anno di imposta 2022. Questo approccio garantisce che le informazioni utilizzate per il calcolo dell’ISEE siano le più aggiornate e rappresentative della situazione economica attuale del richiedente. Ciò significa che ogni variazione di reddito o di patrimonio avvenuta nel 2022 verrà accuratamente considerata, offrendo un quadro finanziario aggiornato e preciso.
Un aspetto cruciale delle novità riguarda i redditi e i beni che non rientrano più nel calcolo dell’ISEE. In particolare, sono esclusi specifici tipi di redditi che, per la loro natura sociale o culturale, non contribuiscono alla capacità economica complessiva del nucleo familiare ai fini dell’ISEE. Questi includono:
- Trattamenti assistenziali a scopo sociale, come l’assegno unico per i figli e le indennità erogate agli invalidi civili.
- Trattamenti previdenziali e fondi pensione integrativi, che mirano a sostenere il benessere degli individui in età avanzata o in condizioni di vulnerabilità.
- Buoni fruttiferi postali fino a 50mila euro e altri prodotti finanziari di raccolta del risparmio con garanzia statale, che rappresentano forme di investimento a basso rischio.
Parallelamente, determinate categorie di beni sono state escluse dal calcolo dell’ISEE per riflettere più fedelmente la reale disponibilità economica delle famiglie. Tra questi, troviamo:
- Beni immobiliari in nuda proprietà e quelli strumentali per l’attività agricola, che non generano reddito diretto per il proprietario.
- Impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 3 kW o che occupano uno spazio inferiore ai 150 mq, a meno che non superino questi limiti.
- Gioielli, opere d’arte e veicoli di cilindrata fino a 250cc, esclusi per la loro non immediata convertibilità in risorse economiche liquide o per la loro limitata incidenza sulla capacità economica generale.
Le revisioni introdotte dall’ISEE 2024 sono progettate per abbassare la soglia di reddito necessaria per accedere a una vasta gamma di agevolazioni, estendendo così i benefici a un numero maggiore di famiglie. Questo aggiornamento mira a rendere i sostegni più inclusivi e adattati alle reali necessità dei cittadini, assicurando che le misure di sostegno raggiungano coloro che ne hanno maggiore bisogno.