Gli appassionati di Game of Thrones possono esultare: la notizia appena annunciata non se l’aspettava nessuno.
Raramente una serie tv riesce a diventare uno spartiacque per tutta l’industria dell’intrattenimento. Negli ultimi anni questo merito spetta principalmente a due serie, la prima è indubbiamente Lost, che ha introdotto il concetto di narrazione continuativa nonché la struttura con il cliffhanger a fine puntata che poi è stata adottata in ogni serie, la seconda invece è stata Game of Thrones.
Lo show tv tratto dai libri di George RR Martin ha avuto il merito di superare l’iconografia e i capisaldi fantasy introdotti dal Signore degli Anelli, consegnando al pubblico una storia fantasy completamente inedita in cui il mondo risulta molto “terreno” e crudo, in cui si parla principalmente di politica, perversione, ambizione, violenza, desiderio di rivalsa.
I personaggi di Game of Thrones non sono mossi da intenti nobili, non esiste l’eroe puro di cuore, non esiste la lotta tra bene e male, esiste la lotta per la sopravvivenza, quella per il predominio, quella per la vendetta. Insomma se non ci fossero riferimenti a draghi, estranei e divinità della luce, nessuno immaginerebbe di trovarsi dinnanzi ad un fantasy, bensì penserebbe di guardare un dramma medievale.
Il punto forte della serie nata dalla penna di Martin è proprio questo, poiché un fantasy così aderente alla realtà supera i confini del genere per diventare un contenuto universale, adatto a chiunque ami le storie ben raccontate. Non sorprende dunque che HBO voglia sfruttare l’abilità narrativa dello scrittore creando spin off della serie principale e condividere così i retroscena, la lore di quel mondo che ha appassionato milioni di persone in tutto il mondo.
La fine della serie tv ha lasciato numerose domande sospese, in primo luogo perché di fatto non c’è più aderenza ai libri di Martin. Non si tratta in questo caso di una scelta degli showrunner, ma dello scrittore stesso che non ha mai voluto completare la sua opera, preferendo lanciarsi in molteplici progetti collaterali. Con ogni probabilità l’opera letteraria non avrà mai una conclusione.
Al di là di questo dispiacere, sono numerosi i punti della storia e del mondo che la serie ha lasciato oscuri. In tal senso lo spin-off House of the Dragon, quello che narra il periodo d’oro e l’inizio della decadenza della casata Targaryen, ha cominciato a togliere qualche velo. La serie di HBO è stata un successo enorme e molti attendono con ansia la seconda stagione.
Nel frattempo HBO lavora anche ad altre serie spin-off che permettano di approfondire la lore di Game of Thrones. Nel 2018 è stata ad esempio annunciata Bloodmoon, in cui verrà narrata la nascita degli estranei e che vedrà protagonista tra gli altri anche Naomi Watts. Della serie si erano un po’ perse le tracce, ma qualche giorno fa proprio l’attrice ha condiviso alcune immagini dal set.
In queste ore è giunta un’altra notizia su Game of Thrones: HBO sta producendo un altro spin-off, precedente ai fatti narrati in House of Dragon, che si chiamerà Aegon’s Conquest. Come lo stesso titolo suggerisce, narrerà la storia di Aegon il conquistatore, colui che insieme alle mogli-sorelle ha conquistato e unificato il continente sul dorso dei draghi.
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