Le regole della truffa sono sempre in continua evoluzione. Lo spoofing arriva a far anni anche nel nostro paese.
Se c’è una cosa che gli italiani sembrano aver imparato alla perfezione, anche se non sempre purtroppo il tutto si traduce in azioni concrete, è a non fidarsi di comunicazioni apparentemente quasi senza senso, soprattutto quando queste arrivano da contesti che possono sembrare non sempre affidabili. Il caso delle truffe del web, per esempio, è un vero e proprio fenomeno che purtroppo, al momento non si è ancora in grado di governare del tutto. L’azione dei malintenzionati continua senza sosta, complici, anche le connessioni h24 che ormai caratterizzano la dimensione di ogni dispositivo portatile.
Negli anni le situazioni sono state innumerevoli, tutte scandite dallo stesso identico copione, una sorta di struttura perennemente riproposta. Una comunicazione dai toni accattivanti, l’annuncio di un premio da ritirare e la richiesta, tramite il classico link ormai onnipresente, di informazioni più che mai personali per provvedere al pagamento delle spese di spedizione dello stesso fantomatico oggetto.
A quel punto, di fatto, scatta la truffa e la vittima di turno si ritrova in pochi minuti con il conto corrente del tutto svuotato. Oggi, oltre alla classica modalità di raggiro si presenta una incredibile e pericolosissima novità.
La truffa del momento si chiama spoofing e si caratterizza per alcune particolarità assolutamente originali, chiaramente per quel che riguarda l’ambito specifico. Il tutto, avviene, infatti, attraverso un complesso schema tracciato dai malintenzionati di turno che consente loro di approcciarsi alle potenziali vittime utilizzando numeri di telefono o circuiti assolutamente credibili. Nella maggior parte dei casi le stesse vittime sono convinte di essere in contatto con parenti, amici o professionisti dei quali si fidano.
La vicenda di un ottantenne milanese, truffato pesantemente per essersi fidato di un falso operatore bancario ha portato non solo alla scoperta effettiva di una fitta rete di truffatori, ma anche all’arresto di 18 di questi. Una comunicazione che annunciava la necessità di spostare i propri fondi bancari su vari conti indicati da un sedicente operatore per una imminente minaccia hacker ha convinto l’uomo a fidarsi degli stessi truffatori. Il risultato finale si è concretizzato con il conto corrente dell’uomo letteralmente svuotato.
La denuncia, le indagini e infine gli arresti. Massima allerta, dunque, in ogni caso. Mai fidarsi, di sms e chiamate anche se queste, purtroppo per i cittadini, arrivano dall’effettivo numero di telefono della propria banca.
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