Quali sono i punti forti e le debolezze del riconoscimento biometrico usato per proteggere gli smartphone? Ecco qualche informazione.
Il riconoscimento biometrico è una tecnologia che utilizza le caratteristiche fisiche di un individuo per identificarlo o autenticarlo. Esempi di caratteristiche biometriche includono impronte digitali, scansione del viso, riconoscimento dell’iride e firma vocale. Sono sistemi ormai largamente diffusi, anche tra gli utilizzatori meno esperto degli strumenti della telefonia digitale.
Attualmente è una delle modalità per bloccare l’uso degli smartphone ai fini della sicurezza. Quindi uno dei sistemi privilegiati per tenere protetto il cellulare. Ma il riconoscimento biometrico è davvero così sicuro? In realtà esistono dei dubbi sulla sua efficacia, sui quali è meglio riflettere prima di scegliere questo sistema di protezione del proprio device.
Vantaggi e svantaggi del riconoscimento biometrico
L’efficacia del riconoscimento biometrico dipende da diversi fattori, tra cui la tecnologia utilizzata, la qualità dei dati acquisiti e l’ambiente in cui viene utilizzato. In generale, il riconoscimento biometrico è considerato un metodo di autenticazione sicuro e affidabile, ma occorre fare attenzione con l’eccesso di certezze.
Di certo l’uso di questi metodi può garantire de vantaggi rispetto alle cosiddette password deboli, quelle usate senza particolari accorgimenti dagli utenti meno esperti. Per esempio una password che non contiene caratteri speciali o numeri, oppure semplicemente una data di nascita, facilmente recuperabili da eventuali malintenzionati.
La biometria non ha dati deboli, in quanto non si affida a elementi semplici, né tantomeno vi è la possibilità di sbagliare o dimenticare le informazioni di accesso. Ma vi sono anche delle considerazioni riguardo gli svantaggi presenti nell’utilizzo della biometria. Intanto va considerata l’accuratezza del sistema di difesa. La tecnologia biometrica non è infallibile e può essere soggetta a errori di riconoscimento.
Vi è la concreta possibilità di un errore di riconoscimento, cioè è possibile che una persona autorizzata venga respinta. Come d’altra parte c’è il rischio che persone non autorizzate possano accedere al sistema. Per essere efficace un sistema di riconoscimento facciale non deve fallire più di una volta su 50mila. Ma i test su queste tecnologie non danno sempre risultati incoraggianti. Si deve poi considerare la questione della privacy.
La raccolta e l’archiviazione di dati biometrici possono sollevare preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza dei dati. Infatti un sistema biometrico non è come dare una foto. La società o azienda alla quale si affida l’impronta facciale deve essere assolutamente affidabile. Esistono molti programmi che modificano i volti umani e il pericolo è affidare un riconoscimento facciale ad aziende dubbie che possono sfruttare per loro fini le scansioni del volto.