Google serve l’aperitivo prima del piatto forte: è finalmente arrivato Android 15. Caratteristiche e novità, tutto ciò che devi sapere.
Vite parallele di due sistemi operativi che stanno subendo sostanziali cambiamenti. iOS oggettivamente di più perché è un sistema operativo che quantitativamente parlando subisce molti update, anche se stavolta c’è di mezzo una caratteristica che lo evolverà in maniera consistente.
Si chiama AI ed evolverà gli iPhone (i 16 in uscita a settembre, sicuro, chissà se anche i loro predecessori) con il rilascio di iOS 18, che promette faville. Google, comunque, va dritto per la sua strada. D’altronde da tempo è entrato nel mondo dell’intelligenza artificiale, i suoi Pixel 8 e 8 Pro sono stati i primi con funzionalità di AI generativa.
Così da Mountain View servono l’aperitivo prima del piatto forte: la DP1 (Developer Preview 1) riguardante il macro aggiornamento del sistema operativo più utilizzato al mondo. Android 15 è finalmente arrivato e mostra i primi cenni di quelle novità e funzionalità che lo caratterizzeranno.
Chiaro il messaggio: Google fortifica la collaborazione con Samsung concentrandosi sulla sempre più netta comunicazione tra hardware e software, ottimizzando tutto ciò che è sotto il cofano di uno smartphone, la parte che visibilmente non cattura l’occhio, ma ne determina il funzionamento. L’anteprima di Android 15, già a disposizione degli sviluppatori, mostra subito una nuova opzione: ossia la visualizzazione del rapporto HDR/SDR seguendo un percorso che parte da Impostazioni, si snoda attraverso Sistema e sfocia nel Debug, attivandola mostrerà all’utente il valore corrente, situato in alto a destra.
Su Android 15 si potrà attivare la vibrazione della tastiera con il percorso: Impostazioni > Suono e vibrazione > Vibrazione e sensazione tattile. Un’altra delle novità è il tempo di recupero delle notifiche tramite Impostazioni > Notifiche > scorri fino in fondo: sarà possibile abbassare gradualmente il volume delle notifiche quando ne arrivano una appresso all’altra; le opzioni includono: il tempo di recupero a tutte le notifiche, alle conversazioni, oppure come se niente fosse non utilizzare il tempo di recupero delle notifiche.
Sostanziali gli aggiornamenti per la Dynamic Performance Framework di Android, è stata migliorata l’efficienza energetica delle app con attività in background a lunga durata, senza dimenticarsi ovviamente di una sempre più particolare attenzione verso la privacy: in tal senso su Android 15 ci sarà l’ultima versione di Privacy Sandbox, senza dimenticare il già annunciato supporto per la funzione di registrazione parziale dello schermo. Ed è solo l’inizio!
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