I DVD e i Blue-Ray sono pronti a vivere una seconda vita. Ecco come riciclarli per poter memorizzare i dati, torneranno utilissimi.
Se negli ultimi anni sempre più utenti hanno deciso di affidarsi al digitale per la fruizione di film e altri contenuti multimediali, c’è chi ancora oggi preferisce affidarsi ai tanto cari DVD e Blue-Ray. Così da avere tutto in formato fisico, da poter usufruire in qualsiasi momento semplicemente inserendo il disco in un apposito lettore esterno o PC che si ha in casa.
Per chi invece ha una grossa collezione in casa ma non sa più cosa farsene di questi prodotti, il pensiero immediato è di mettere in vendita i propri dischi per poter guadagnare un buon gruzzoletto e non buttare nulla. Ma se vi dicessimo che c’è un metodo alternativo per dare una nuova vita sia ai dischi DVD che ai Blue-Ray? Ecco che cosa dovete fare, in questo modo potrete riciclare il tutto per memorizzare dati in quantità molto elevate. Non ne farete più a meno.
Grazie a questo sistema nascosto e semplice da applicare, avrete anche voi la possibilità di memorizzare dati in quantità molto elevate utilizzando i DVD e i Blue-Ray. Si tratta di una tecnica per molti segreta ma dall’immediata efficacia, per dare una seconda vita a questi sistemi e non dover più buttare nulla. Potete dire addio ad hard disk ed altre memorie esterne, da oggi vi basteranno i dischi che avete in casa.
A dimostrare il tutto ci ha pensato uno studio che è poi stato pubblicato sulla rivista Nature, secondo cui con un particolare metodo è possibile sfruttare una capacità di archiviazione che diventa di classe petabit. Così da dire addio per sempre alle tecnologie di archiviazione tradizionali che vengono usate nei data center. Pensate che è stato creato un supporto ottico delle dimensioni di un DVD fino a 1,6 petabit. Che equivale a 200 terabyte di dati.
Dunque un risultato enorme, che ha come prospettiva la produzione su larga scala per avere un disco scrivibile usando il AIE-DDPR. E non solo, perché in futuro ci si concentrerà anche sulla velocità di scrittura e sull’efficienza energetica, sfruttando alcuni materiali innovativi e di ultima generazione. In questo modo, soprattutto per le aziende che gestiscono miliardi di dati ci sarà un aiuto in più per fare tutto su larga scala e più velocemente.
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