Intelligenza artificiale, l’Unione Europea verso una svolta epocale: arrivano le prime regolamentazioni

Si è parlato tanto di regolamentazione delle intelligenze artificiali e sembra proprio che l’Unione Europea sia arrivata a una svolta.

Negli ultimi anni, sia sul web che in TV, non si sente parlare altro che di intelligenze artificiali: una tecnologia che è già in fase di sviluppo da diverse anni, ma che nell’ultimo periodo ha trovato diverse applicazioni nell’ambito della vita e del lavoro quotidiano. Una situazione che ha creato non pochi problemi a livello legislativo e che si sta cercando sempre di più di regolamentare prima che sia troppo tardi.

Regolamentazione AI
Punto di svolta sulle regolamentazioni per le AI (News.SOS-wp.it)

Già da diverso tempo, da quando i software e i chatbot dotati di intelligenza artificiale hanno cominciato a divenire di uso pubblico, si è scatenata una sorta di rivolta verso questa tecnologia: se all’inizio le persone utilizzavano le IA solamente come motore di ricerca avanzato o come assistente virtuale in grado di apprendere il linguaggio umano, a lungo andare sono stati diversi i casi di utilizzo immorale, e talvolta anche illecito, di questa tecnologia.

Intelligenze artificiali e regolamentazioni: arriva la svolta dall’UE

La regolamentazione delle intelligenze artificiali può essere molto importante ed è richiesta anche da chi ha il compito di addestrarle: le IA stanno diventando sempre più in grado di apprendere informazioni e rielaborarle per dare risultati quanto più affini e precisi alle richieste degli utenti, ma questa situazione ha anche degli effetti collaterali che andrebbero in qualche modo limitati come ad esempio la sempre più diffusa violazione del diritto d’autore.

La situazione è ancora molto lontana dall’essere chiara: resta da capire se i risultati generati dalle intelligenze artificiali, sia che si tratti di testi scritti, sia che si tratti di immagini, siano frutto solamente di ispirazioni e di idee da ciò che già esiste su internet, oppure una copia spudorata di elementi protetti da copyright che l’IA cerca sul web e offre all’utente che ne ha fatto richiesta.

intelligenza artificiale
AI Act: arriva una prima svolta epocale (News.SOS-Wp.it)

La situazione è dunque ancora abbastanza confusionaria ed è per questo che c’è bisogno di regolamentazioni a tutela sia degli artisti, i quali vogliono difendere la loro proprietà intellettuale dai furti, sia da chi gestisce e istruisce le intelligenze artificiali che non hanno intenzione di incappare in violazioni del diritto d’autore; dunque già dallo scorso anno l’Unione Europea sta pensando di emanare l’AI Act, ovvero il primo regolamento ufficiale comunitario sull’intelligenza artificiale.

Dopo diversi mesi in cui l’AI Act sembrava a un punto d’intoppo, è arrivata finalmente la prima svolta: il regolamento è stato ufficialmente approvato dai 27 stati membri dell’Unione Europe, ma per applicarlo in via definitiva bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo: si dovrà aspettare marzo o aprile per l’approvazione definitiva, ma è comunque un grande passo in avanti. La questione scoperta resta quella dei milioni di posti di lavoro che si perderanno: il nostro sito ritiene utile sottolineare come su questo tema che oggi si ignora si potrebbero giocare partite complesse per ridefinire lo stato sociale dei prossimi tempi.

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